Non si fermano i viaggi della speranza e neppure le stragi nel mar Mediterraneo. Sono oltre 2.000 i migranti soccorsi soltanto ieri 26 agosto, nel Canale di Sicilia, compresi quelli che erano su un barcone nella cui stiva sono stati trovati 50 cadaveri e i 120 su un gommone con a bordo i corpi di tre donne (una incinta) senza vita.
Persone uccise dalla mancanza d'aria, per la lucida follia di trafficanti di uomini che li stipano in luoghi chiusi dove non si può respirare o al massimo inalare monossido di carbonio emesso dai motori del natante. E chi si ribella rischia di essere picchiato selvaggiamente o buttato in mare.
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