Giove è il ‘signore’ del cielo di ottobre. E’ infatti l’unica eccezione nelle prime sere autunnali, praticamente prive di pianeti osservabili ad occhio nudo. Il pianeta gigante continua ad anticipare il suo sorgere e dovremo quindi attendere sempre meno per scorgerlo sull’orizzonte orientale, rileva l’Unione Italiana Astrofili (Uai). Con il passaggio all’ora solare, nella notte fra il 27 e il 28 ottobre, sarà possibile riconoscere Giove nel cielo già prima delle ore 21 e seguirlo per il resto della notte. E’ l’astro più brillante della volta celeste fino al sorgere di Venere.
Dal 4 ottobre il movimento del pianeta si inverte e diventa retrogrado. Giove darà spettacolo anche con la Luna, con la quale si troverà in una stretta congiunzione il 5 ottobre. Altri ‘appuntamenti ravvicinati’ della Luna di ottobre sono previsti il 3 con le Pleiadi, all’alba del 13 con Venere, il 18 con Marte e il 31 nuovamente con le Pleiadi. Per il 21 e 22 del mese è atteso il picco delle Orioniti, le stelle cadenti d’autunno originate dai residui dei vecchi passaggi della cometa Halley. Saranno ben visibili dopo mezzanotte e si potranno osservare senza il disturbo della Luna.
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